Quando muore un animale domestico (un cane, un gatto, ma anche roditori, uccelli, pesci ...), l'impatto emotivo del dolore è la risposta normale del lutto.
Molto spesso l'animale è considerato un membro della famiglia (ancor di più per le persone sole) e la sua morte è un evento intenso e doloroso, quasi come se fosse una persona. 

PAROLA ALLO PSICOLOGO

Il dolore per la perdita di un animale da compagnia è un dolore vero, vero e profondo!

Nella società attuale, però, spesso la morte di un animale viene sminuita, come se fosse di serie B rispetto ad altri tipi di lutto considerati più "seri": ci si può sentir dire, soprattutto da chi non ha animali in casa, “Era solo un animale!”, oppure "Puoi sempre prenderne un altro...".

In realtà il lutto per un animale domestico è carico di significati specifici che scaturiscono dalla peculiare relazione tra persona e animale.
Gli animali ci accettano come siamo, ci amano in modo incondizionato ci restano fedeli per sempre.
A differenza delle persone, la relazione con loro difficilmente presenta dei veri conflitti.

L’animale vive nel nostro mondo ed è dipendente da noi sia sul piano reale, sia su quello affettivo (ci si “deve” ricordare di lui, nutrirlo, curarlo, ecc.) si tratta di un legame emotivo molto intenso. Inoltre, le persone si sentono responsabili per lui e lo sono effettivamente sia quando è sano e vitale, sia quando si ammala e devono decidere anche della sua morte.

Relazionarsi con gli animali domestici implica infatti fare i conti col fatto che hanno un'aspettativa di vita inferiore rispetto alla nostra, ed è inevitabile vederli invecchiare, ammalarsi e morire prima di noi.
Infine, è importante non sottovalutare che spesso la morte di un animale, come ogni lutto, può riattivare esperienze precedenti di lutto sospese e inevitabilmente porta a confrontarci con la nostra mortalità.

 Ecco perché non si perde "solo" un animale, ma anche una parte importante della propria vita.
Ecco perché non c'è nulla di sciocco nel soffrire per la morte del proprio animale.

Le emozioni che si possono provare

Il tempo e i modi di sperimentare il lutto sono naturalmente soggettivi, ma nel processo di elaborazione del lutto si possono provare differenti emozioni:

  • Lo shock e il rifiuto iniziale rendono difficile accettare che l'animale è veramente deceduto, bisogna fare i conti con la sua assenza, con la casa "vuota". È possibile ripensare e ricordare in continuazione l'animale morto, si può anche credere di vederlo, sentirlo, parlarci come se fosse ancora presente.
  • La tristezza e l'umore depresso
  • La rabbia può essere rivolta a diversi destinatari: alla malattia che ha ucciso l'animale, a chi ha provocato l'incidente, all’animale stesso, al veterinario, ai familiari che sembrano non capire, a Dio, a sé stessi ...
  • Il senso di colpa se ci si sente responsabili della morte del proprio animale, ("Se solo fossi stato più attento...", “Cosa avrei potuto fare per salvarlo?”), o si è dovuto prendere decisioni difficili in merito alla morte stessa.

Come poter affrontare il lutto per un animale

Il primo passo è quello di essere onesti con sé stessi e riconoscere le proprie emozioni e sentimenti, considerarli legittimi e meritevoli di ascolto e sostegno.

Bloccare il dolore, il pianto, la tristezza, la rabbia o i sensi di colpa non serve a nulla: non se ne vanno via così.

È necessario provarlo il dolore per poterlo superare.

La negazione può funzionare all'inizio, ma non fa altro che ritardare il processo di elaborazione e lascia i conti in sospeso, che si possono ripresentare più avanti nel tempo.

Da un lutto non si guarisce (anche perché non è una malattia, anche se in alcuni casi può diventare patologico), si può solo essere attraversarlo ed elaborarlo.

Esprimere ciò che sentiamo, anche se difficile, è essenziale.

Parlare di come ci sentiamo con qualcuno (un amico, un familiare, uno psicologo) che possa capirci ed ascoltarci senza giudicarci è uno dei modi migliori per affrontare la perdita.

Alcuni modi per esprimere e onorare la memoria del proprio animale domestico possono essere: dargli un ultimo saluto seppellendolo in modo dignitoso e con cura, creare un album con le sue foto, fare volontariato o una donazione a un'associazione benefica che si occupa di animali, creare un piccolo rito simbolico che permetta di ricordare l'animale (ad esempio curarne la tomba o accendere una candela vicino all’urna con le sue ceneri), per dare un significato e un momento di contenimento alle emozioni del lutto.

Contributo del Dottor Pier Luigi Gallucci

Il Dottor Pier Luigi Gallucci

è psicologo e psicoterapeuta ad orientamento psicodinamico adleriano, riceve su appunamento in studio a Torino ed è specializzato nell'elaborazione del lutto e nella cura emotiva dei disturbi da esso derivati (ansia, depressione, disturbi psicosomatici ecc.).

Se volete contattarlo:

 

Email: [email protected]

Telefono: 338.4501303

Web Facebook Twitter  Linkedin